Bruxelles - "Da tanto tempo le donne, in tutto il mondo, sono protagoniste di importanti progressi sociali e culturali. In numerose occasioni e in diversi ambiti sono state motori del cambiamento. Vorrei inoltre sottolineare come le donne contribuiscano, in misura particolare, a cogliere il valore universale e concreto del dialogo, della solidarietà, della pace. Sostenere e rispettare la condizione femminile, ascoltare le donne vuol dire, in realtà, rendere migliore la nostra società per tutte e per tutti". Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha colto l'occasione dell'8 marzo, Giornata internazionale della donna, per un messaggio di forte vicinanza e sostegno alle istanze del mondo femminile.

Il divario sociale, occupazionale e politico tra uomini e donne è ancora oggi ampio.

EUROPA - Guardando ai Parlamenti nazionali dei Paesi Ue, la presenza delle donne nel 2019 rappresentava il 32%. Questa percentuale è aumentata dal 2003, quando le donne rappresentavano circa un quinto (21%) dei membri nei parlamenti nazionali Ue.

Il numero di seggi detenuti dalle donne nei parlamenti nazionali europei varia notevolmente tra i paesi dell'Ue, ma nessuno Stato membro ha  una percentuale maggiore di donne in Parlamento rispetto agli uomini. Le quote più alte di deputate sono state registrate in Svezia (48%) e Finlandia (47%), davanti a Belgio e Spagna (entrambi il 42%). All'estremo opposto, le donne rappresentano meno di un quinto dei membri del parlamento nazionale in Ungheria (12%), Malta (15%), Cipro (18%), Croazia e Romania (entrambi leggermente inferiori al 20%). Anche il numero di presidenti e prime ministri donne in Ue è aumentato dal 2003: oggi sono 4 i capi di governo donne (15%) - Sophie Wilmes (Belgio), Angela Merkel (Germania), Mette Frederiksen (Danimarca) e Sanna Marin (Finlandia) -, mentre non ce ne erano nel 2003. Negli ultimi 15 anni la percentuale di capi di governo donne in Ue non ha mai superato questa quota, il che significa che non ci sono mai state più di quattro donne in questa posizione contemporaneamente.

MONDO - Nei parlamenti di tutto il mondo, secondo i dati dell'Unione parlamentare internazionale  (Uip), un quarto di tutti i deputati che prestano servizio sono donne: 24,9%. Un dato in crescita rispetto a 1995, quando i seggi detenuti da donne erano l'11,3%, e questo anche perché, sottolinea l'Uip, un quarto di secolo fa l'ambizione era di portare le donne al 30%, mentre oggi l'idea di avere 50-50 in parlamento è la norma. Quattro Paesi hanno raggiunto la piena parità di genere: Ruanda, Cuba, Bolivia e Emirati Arabi Uniti. L'Ue e le Americhe hanno il miglior equilibrio tra i sessi in parlamento, intorno al 32% .

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