Firenze - L'Italia è percepita come un paese al sicuro dal terrorismo e a sorridere è soprattutto il turismo. Nell'estate 2017 sono previste 84,5 milioni di presenze nelle località di mare italiane (+1,9 milioni rispetto al 2016) e a fare da traino sarà la ripresa della domanda estera. I turisti stranieri raggiungeranno infatti gli oltre 29 milioni (+1 milioni rispetto al 2016), in arrivo soprattutto da Germania, Austria, Svizzera e Olanda. A rivelarlo sono tre indagini condotte da Confesercenti, Cna e Coldiretti.

L'Italia, però, non è solo la meta preferita dai turisti, ma anche il paese considerato più sicuro in assoluto dai suoi abitanti per quanto riguarda gli attentati terroristici. A dirlo sono i dati dell'osservatorio Findomestic (Gruppo Bnp Paribas) di luglio, realizzato in collaborazione con Doxa. La pensa così il 35% dei cittadini intervistati (il 39% degli uomini e il 29% delle donne), con un aumento di 8 punti percentuali rispetto a dodici mesi fa.

Per il 75% degli italiani spiagge, parchi, centri commerciali, banche e uffici postali sono luoghi dove si è al sicuro da attentati terroristici. Tra i luoghi che gli intervistati reputano più sicuri rientrano anche alberghi e villaggi turistici (74%), mercati rionali (71%), cinema, teatri, musei e chiese (70%).

Stazioni, treni, aeroporti e aerei sono i luoghi invece più temuti dagli italiani quanto al rischio di attentati terroristici. Gli scali ferroviari sono considerati sicuri dal 53% degli intervistati, gli aeroporti dal 52%. Gli eventi a più alto rischio percepito sono i concerti in stadi e piazze (65%), e gli eventi sportivi in stadi e palazzetti (48%).

Altri paesi considerati tra quelli a basso rischio di attentati sono l'Australia, il Canada e il Giappone. Tuttavia, il 93% degli intervistati ritiene che il terrore durerà ancora molti anni. Il 31% poi, a fronte del 28% nel 2016, crede che nessun posto possa considerarsi veramente al sicuro degli attacchi terroristici.

Nonostante queste considerazioni, il 67% del campione, circa due persone su tre, dichiara di non essere intenzionato a cambiare il proprio stile di vita nonostante il timore di attentati. Dopo l'attacco di Manchester, il 73% degli italiani ha dichiarato che non rinuncerebbe a un concerto in un'arena o in uno stadio in mezzo a migliaia di persone.

La voglia di continuare a vivere come sempre emerge anche da un altro dato: oltre un italiano su due (53,2%) ha intenzione di fare un viaggio o una vacanza nei prossimi tre mesi, e la spesa media prevista è di 1.357 euro per persona. La voglia di viaggiare è aumentata dell'1% rispetto al mese scorso, e del 3,1% rispetto all'anno scorso. Il 39% degli intervistati ha dichiarato che prenderebbe in considerazione l'ipotesi di stipulare una polizza di viaggio che copra anche l'eventualità di un attacco terroristico. Solo l'8% ha detto che la sottoscriverebbe certamente.

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