Roma - La prima fiducia al governo Conte bis è arrivata in una limpida giornata di settembre, senza alcun pericolo per i numeri in Aula ma con una protesta di piazza chiamata da Giorgia Meloni, con il sostegno di Matteo Salvini, che proprio fuori Montecitorio ha gridato contro i "ladri di sovranità" e invoca "elezioni, subito". Un clima di scontro che dalle strade si è riverberato fin dentro il Parlamento dove i due partiti all'opposizione hanno scatenato la bagarre guadagnandosi anche l'espulsione di un deputato. E che ha finito per provocare l'ira di Giuseppe Conte. Proprio lui che nonostante gli schiamazzi, fuori e dentro il Parlamento, si era presentato a chiedere la fiducia della Camera con un discorso, tra i più lunghi della storia della Repubblica, con il quale intendeva inaugurare una nuova stagione di pacatezza. Lui che aveva inserito nel suo discorso un richiamo a Giuseppe Saragat ("Fate che il volto di questa Repubblica sia un volto umano") anche per rimarcare il cambiamento dei toni rispetto all'esperienza precedente, in occasione della replica si riprende la scena per una nuova e dura reprimenda dei metodi del Carroccio e del suo leader.

Il giorno successivo, il governo, dopo la Camera, ha ottenuto la fiducia anche al Senato con 169 sì,8 voti in più rispetto alla necessaria maggioranza politica di "quota 161". Ma per il secondo giorno consecutivo anche l'Aula di Palazzo Madama si è trasformata in un ring tra Giuseppe Conte e il leader della Lega Matteo Salvini.

Dai rapporti con l'Unione europea alla sicurezza, passando per il fisco e la giustizia: il discorso programmatico del premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera per la fiducia è durato un'ora e mezza e ha tracciato in 80 pagine la linea dell'azione di governo con un respiro di legislatura. "Sarò il garante e il primo responsabile" dell'agenda del nuovo Esecutivo, ha assicurato il presidente del Consiglio promettendo una "stagione riformatrice".

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ORA UN LINGUAGGIO "MITE", ANCHE SUI SOCIAL - La parola d'ordine è recuperare "sobrietà e rigore" per rinnovare la fiducia "nelle istituzioni". La lingua del governo sarà "mite", consapevole che la forza dell'azione "non si misurerà con l'arroganza delle nostre parole", ha promesso Conte, invitando a "iniziare dall'uso responsabile dei social network".

MANOVRA, GIÙ LE TASSE E LOTTA A EVASIONE - La prossima legge di bilancio sarà "impegnativa". Confermato lo stop all'Iva, il governo vuole ridurre il cuneo fiscale e punta a introdurre anche il salario minimo. Il nodo come sempre sono i fondi: "Tutti devono pagare le tasse - ha detto Conte - affinché tutti possano pagare meno".

UE, SÌ A BILANCIO COMUNE E REVISIONE DEL PATTO STABILITÀ - L'obiettivo è rafforzare gli strumenti e la governance economica dell'Unione europea, a partire dall'istituzione di un bilancio dell'area Ue. Occorre "migliorare il Patto di stabilità e di crescita, per semplificarne le regole".

SCUOLA E FAMIGLIE IN CIMA ALL'AGENDA - Formazione di "qualità e servizi alle famiglie saranno le prime leve sulle quali agire. Il primo, immediato, intervento sarà sugli asili nido".

DONNE, È ORA DI PARITÀ ANCHE IN BUSTA PAGA - Introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni è un obiettivo da "portare al termine al più presto".

AUTONOMIA, SUD E I GIOVANI - Sì all'Autonomia differenziata ma senza "aggravare il divario fra il Nord e il Sud". Sul "piano interno la sfida è quella di ampliare la partecipazione al lavoro di giovani e donne, in particolare al Sud".

CONCESSIONI E TRIVELLE, SI CAMBIA - Serve una revisione "inesorabile" del sistema. Per quanto riguarda quelle autostradali il premier assicura che "non ci saranno sconti per gli interessi privati". Stop con una norma ad hoc a nuove trivellazione per l'estrazione di idrocarburi.

AMBIENTE E ACQUA - Il sistema produttivo dovrà aprire a "prassi socialmente responsabili" per "rendere efficace la transizione ecologica". Conte auspica che il Parlamento approvi "in tempi celeri una legge sull'acqua pubblica".

INVESTIMENTI ANCHE IN DIGITALE E INFRASTRUTTURE - Per la "rivoluzione dell'innovazione" occorre "un'adeguata rete di infrastrutture tradizionali". Per questo va ravvivata "la dinamica degli investimenti", anche attraverso l'istituzione di una banca pubblica. Avanti poi con l'identità digitale: fornirla a tutti entro un anno è l'obiettivo del governo.

OK AL TAGLIO PARLAMENTARI MA ANCHE LEGGE ELETTORALE - Conte assicura che il governo chiederà di "inserire nel primo calendario utile della Camera" il ddl costituzionale per la riduzione del numero degli eletti. Ma si tratta di un passo da affiancare alla riforme elettorale. Per il premier va favorito "l'accesso democratico alle formazioni minori".

RIFORMARE GIUSTIZIA E CSM - La giustizia civile, penale e tributaria vanno riformate. Sì anche alla riforma del metodo di elezione dei membri del Csm.

SICUREZZA, GOVERNO PRONTO A RISCRIVERE DECRETI - Il governo rivedrà gli ultimi due provvedimenti alla luce delle osservazioni critiche formulate dal Presidente della Repubblica.

STAMPA, IL PLURALISMO VA DIFESO - Questo Governo sarà anche particolarmente sensibile alla "promozione del pluralismo dell'informazione", ha detto Conte.

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