Londra - Ecco i programmi in 5 punti dei conservatori della premier Theresa May e del Labour di Jeremy Corbyn che si sfidano alle urne in Gran Bretagna.
Il programma dei Tory:
1. Il punto centrale del programma conservatore è offrire al Paese "una leadership forte e stabile" nei negoziati sulla Brexit e oltre per affrontare le sfide che il Regno Unito ha di fronte nei prossimi dieci anni. I conservatori vogliono uscire dal mercato unico europeo e dalla Corte europea di giustizia, e controllare direttamente l'immigrazione in Gran Bretagna al fine di ridurre gli ingressi al di sotto dei 100 mila l'anno.
2. Dopo gli attacchi terroristici di Londra e Manchester è stato promesso un inasprimento delle misure di sicurezza riguardanti i potenziali terroristi e gli estremisti. Potrebbero essere riviste anche le leggi riguardanti i diritti umani.
3. Nell'ambito del welfare è stato promesso un investimento di 8 miliardi l'anno in più per il settore sanitario e di 4 miliardi nell'istruzione. Il governo è stato criticato per la proposta di far pagare l'assistenza a domicilio agli anziani in base al loro reddito, con quella che è stata ribattezzata dai critici come 'dementia tax', e ha in parte rivisto l'iniziativa.
4. In ambito fiscale è previsto entro il 2020 un aumento della quota di reddito non imponibile da 11.500 a 12.500 sterline e l'innalzamento dell'aliquota massima del 40% dalla soglia di 45 mila a quella di 50 mila sterline.
5. In ambito economico resta l'impegno a ridurre la corporation tax al 17% entro il 2020. Si vuole inoltre semplificare il sistema fiscale per le imprese e renderlo più efficiente. L'idea è quella di attirare imprese dopo la Brexit con una bassa tassazione e una burocrazia efficiente.
Il programma del Labour:
1. Lo slogan del manifesto laburista è "ai tanti, non ai pochi". L'intento è di chiudere con l'austerità dei conservatori e inaugurare un nuovo corso con forti investimenti nel settore pubblico, in particolare sanità e scuola, per ridurre il divario fra la fascia più ricca e quella più povera della popolazione.
2. Sulla Brexit i laburisti rispettano il risultato del referendum e intendono condurre trattative costruttive con Bruxelles per arrivare ad un accordo che salvaguardi in primo luogo i posti di lavoro e l'economia britannica. Inoltre si punta a tutelare fin da subito i diritti dei residenti Ue nel Regno Unito.
3. In ambito fiscale oltre all'introduzione di una 'Robin Hood tax' sulle transazioni finanziarie, si punta all'ampliamento della platea soggetta all'aliquota più elevata a chi guadagna oltre 330 mila sterline l'anno. In generale l'incremento della pressione fiscale dovrebbe riguardare solo il 5% della popolazione, la fascia più ricca.
4. Si punta alla nazionalizzazione completa o parziale di diversi settori, fra cui ferrovie, società elettriche e idriche, Royal Mail.
5. Sul fronte immigrazione i laburisti vogliono introdurre forme di controllo ma non hanno definito dei tetti massimi agli ingressi come invece hanno fatto i conservatori.
"excerpt": "Dalla Brexit all'economia, le ricette di May e Corbyn. La prima punta su una leadership forte, la seconda sulla fine dell'austerità",
"creationDate": "2017-06-06",
"permalink": "https://ednh.news/it/gran-bretagna-al-voto-programmi-di-tory-e-labour/",
"language": "it",
"categories": "L'anno elettorale",
"media": "",
"imageFeatured": "https://ednh.news/wp-content/uploads/2017/06/tibuzzie_20170608181904862.jpg",
"status": "publish",
"authorId": "7",
"author": "ansa"
}