Bruxelles - Una chiamata allunga la vita. Soprattutto se è automatica e scatta in caso di incidente automobilistico, quando guidatore o passeggeri sono magari incoscienti o impossibilitati a muoversi. Dimezzando i tempi di intervento dei soccorsi, infatti, diminuisce anche il numero delle vittime. E' la rivoluzione della sicurezza stradale che scatterà dal 31 marzo, quando tutte le auto nuove saranno dotate obbligatoriamente del nuovo sistema salvavita eCall.

Da sabato 31 marzo, infatti, grazie alle nuove regole Ue i nuovi modelli di automobili e furgoni fabbricati nei 28 dovranno essere dotati di questo dispositivo che in caso di incidente chiama automaticamente il 112, il numero di emergenza europeo. Entrano infatti in vigore le norme approvate nel 2015 da Parlamento e Consiglio Ue nel quadro degli interventi con cui si punta a raggiungere l'obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada tra il 2010 e il 2020.

"I tempi di intervento dei servizi di emergenza diminuiranno così del 50% nelle aree rurali e del 40% nelle aree urbane, consentendo di salvare 1.500 persone dalla morte in seguito a incidenti stradali", ha spiegato la relatrice del provvedimento, l'eurodeputata del gruppo S&D Olga Selhnalova.

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Nel 2016 sulle strade nell'Ue sono morte 25.500 persone e 135.000 sono state gravemente ferite. Rispetto all'anno precedente il numero delle vittime è sceso solo del 2%. Tra queste rientrano principalmente i passeggeri auto (quasi la metà, al 46%). Pedoni, ciclisti e motociclisti tutti insieme rappresentano la stessa quota di vittime, e sono soprattutto coinvolti in incidenti nelle aree urbane.

In grafica, i numeri degli incidenti stradali in Italia, 2016 e 2017 a confronto:

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Le nuove misure dovrebbero incidere soprattutto sulla sicurezza delle strade nelle zone di campagna, che sono quelle su cui nel 2016 si sono verificati il 55% degli incidenti, contro il 37% registrato in città e l'8% sulle autostrade. E si preoccupano anche di tutelare la privacy: la chiamata automatica infatti registra solo il tipo di veicolo e di carburante, la tempistica dell'incidente, la posizione esatta del veicolo e il numero di passeggeri. "Sia gli stati membri che le imprese hanno avuto abbastanza tempo per preparare infrastrutture e tecnologie, così l'eCall comincerà a lavorare immediatamente e dare benefici aumentando la sicurezza dei cittadini che viaggiano in tutta Europa" ha aggiunto Selhnalova. Nei prossimi tre anni, la Commissione europea valuterà se rendere obbligatori i dispositivi anche in altri veicoli, come bus, corriere o camion.

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